giovedì 26 settembre 2013

Buona...e soprattutto nostra!

Nei negozi sono stati venduti per decenni, frutta e vegetali
splendidi, lucidi come specchi, con rotondità da compasso, perfetti come dopo il ritocco su fotoshop, mele degne della strega di Biancaneve, rosse, visibilmente succose, senza graffi, buchi, percorsi di lumachine, arance lisce, senza una buccia d'arancia antiestetica e spessa, lattughe croccanti e perfettamente pulite, bianche e fresche come appena raccolte...e tanto altro.

L'altro giorno vado in un supermercato e vedo in grande mostra dei cartelli che pubblicizzano alcune mele rosse del Trentino ad un prezzo decisamente accettabile. Molte persone si avvicinavano sospettose e le sentivo borbottare a bassa voce: - chissà se così piccole e bruttine saranno buone?-
Certo il dubbio è venuto anche a me, ma quando ho letto la provenienza ho deciso di fidarmi, le mele del Trentino, di tanti tipi e grandezze, sono notoriamente molto buone e le ho comprate.

Queste erano bruttine è vero, piccole, e tolto il torsolo rimaneva ben poco, ma vi posso garantire che erano dolcissime e gustose, sapevano veramente di mela, delle mele di una volta che al primo morso rilasciavano un profumo tutto da respirare, non erano come quelle, a volte sui banchi, grandi, bellissime, gommose che spesso sanno di...acqua fresca.

Questo per dirvi che nel nostro Paese abbiamo prodotti fantastici, ottimi e spesso andiamo a comprare magari solo per l'estetica o la particolare grandezza, produzioni che vengono da Paesi lontani che ci costano dal punto di vista economico, ma anche della Salute, perché necessitano ovviamente di conservanti e celle frigorifere.

La crisi economica, ed i portafogli semivuoti ci stanno costringendo a conoscere nuove tipologie di prodotto, ma cerchiamo di non ridurre la qualità, se è possibile, siamo in Italia e possiamo permetterci di mangiare ancora mele che sanno di mela! E, come in questo caso, i famosi dolcetti..."Brutti ma buoni".


di Paola Zagarella

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